LABORATORI
LABORATORIO DI MUSICA E CANTO Giovedì ore 17:00/ 19:00 a partire dal Marzo, fino a Dicembre 2024
Musica a 360° Di Luigi Winkler, Giusy Zaccagnini e Walter Pandolfi
Il corso intensivo “Musica a 360°” nasce dall’idea di poter dare la possibilità ai partecipanti del laboratorio di esplorare i diversi aspetti della musica (armonia, melodia e ritmo) sia da un punto di vista teorico che da un punto di vista pratico.
Il corso sarà diviso in tre parti.
Nella prima parte, verranno provati e studiati diversi strumenti musicali al fine di eseguire un piccolo repertorio di brani di musica leggera.
Nella seconda parte, ci si concentrerà sull’aspetto creativo. I partecipanti, affiancati dai maestri d’arte, realizzeranno un brano originale, occupandosi della scrittura musicale, e di quella testuale.
Nella terza e ultima parte ci si dedicherà ad argomenti esclusivamente teorici: l’approfondimento del diritto di autore, e dei diritti connessi ad esso nonché lo studio delle piattaforme digitali e il loro utilizzo.
PERFORMANCE E STRATEGIE DI SCENA (TEATRO) Martedi ore 17:00/20:00 a partire dal 13 Febbraio, fino a Dicembre 2024
Il Teatro è una dimensione ove sperimentare il Sé e l’Altro da Sé. In una salda cornice relazionale si gioca e ci si mette in gioco con lo studio di un personaggio, di una storia, di una sceneggiatura.
Grazie alle tecniche dell’attore si sperimenta la differenza e la complessità attraverso il proprio corpo, la senso-percezione, l’immaginazione. Il corpo è l’essere al mondo, è il confine tra me e l’altro. Il corpo è un’entità che si muove e crea movimento, emette suoni, ha una voce, esprime emozioni, compie azioni… e le azioni narrano una storia.
Obiettivi: accedere ad una maggiore consapevolezza di sé attraverso il corpo; socializzare ed imparare a lavorare in gruppo.
Qualora si creino le condizioni si crea il dilemma: andare in scena o portare la scena in video?
Abbiamo in mente di lavorare su un’interpretazione libera di “Vita di Galileo” di Bertolt Brecht.
…siamo tutti Attori, portatori di un messaggio, narratori di una storia…
A BREVE VERRANNO CONFERMATI GLI ARTISTI DI WORKSHOP AD ALTA FORMAZIONE DEL 2024
WORKSHOP DI ALTA FORMAZIONE SVOLTI NEL 2023, con gli artisti:
MUSICA e CANTO
Ivan Macera (14 – 15 – 16 Aprile 2023) Sound Artist, Percussionista. https://www.ivanmacera.com
SEMIOSI
LABORATORIO DI PERCUSSIONE CREATIVA
a cura di: Ivan Macera
Ognuno di noi sviluppa un’attenzione particolare verso una gamma di suoni che riceviamo più o meno inconsapevolmente, fin da piccoli. Di tutti i suoni che ci raggiungono dall’esterno, ogni individuo sceglierà naturalmente di focalizzarsi maggiormente su alcuni di essi a seconda della propria natura e delle proprie inclinazioni. Questa focalizzazione alimenterà il mondo sonoro interiore che andremo ad esplorare e a sviluppare in termini di ricerca e crescita personale.
Il percorso porterà alla realizzazione di un allestimento sonoro vero e proprio, la cui matrice iniziale sarà sempre timbrica. In relazione ai materiali utilizzati il tentativo sarà quello di definire un quadro di colori e possibilità esecutive, che sia il più ampio possibile, per delineare una composizione prima istantanea e poi scritta, attraverso l’azione performativa sull’oggetto/strumento, indagando fisicamente la sua forma-suono.
Gli incontri sono volti a far vivere ai ragazzi esperienze di fisica acustica, di applicazione pratica della tecnologia, per la progettazione e la realizzazione di sculture sonore che andranno a costituire lo strumentario utilizzato e formalizzato poi in un’orchestra. L’educazione all’ascolto è rivolta a sostenere i ragazzi nello sviluppare un’attenzione sensibile e cosciente ai suoni che strutturano il nostro vivere quotidiano, trovando nella realtà spesso assordante, un insieme di piccole magie sonore.
Definizione degli strumenti e degli spazi di lavoro:
Il percorso prevede un gioco creativo sul timbro e sulla costruzione di strumenti sonori di “nuova liuteria”. A partire da un’impostazione creativa, il progetto può essere delineato nei suoi percorsi specifici in dialogo con il programma didattico di materie tecnico-scientifiche, al fine di entrare in sinergia con il lavoro svolto dagli altri docenti. Il laboratorio è volto a incoraggiare i ragazzi a individuare strategie creative e operative finalizzate alla costruzione di dispositivi elettroacustici a partire dallo studio e analisi di opere sonore proposte dal formatore. Le opere sono al contempo punto di partenza e pretesto per una riflessione su temi della società contemporanea.
Una delle opere su cui verteranno pensieri e azioni creative è ad esempio “L’ IGROTIMPANO a condensazione“:
Una membrana polimerica tesa in verticale raccoglie l’umidità dell’aria come su un’ala di pelle distesa alla luce notturna. Il battente della macchina perpetua percuote la pelle sintetica e agita le gocce precipitandole in una campana sonora microfonata.
Questa istallazione autonoma si nutre dell’umidità dei luoghi e ci fa riflettere su uno dei temi più cruciali che dobbiamo affrontare, l’acqua potabile, la riduzione degli sprechi e delle dispersioni di un bene fondamentale che non possiamo più dare per scontato neppure qui.
Fase 1: introduzione alla musica concreta attraverso lo studio di partiture che prevedono l’utilizzo di strumenti orchestrali tradizionali, strumenti etnici e strumentario non convenzionale volto alla produzione di “rumore”. (“Construction” di John Cage o “The King Of Denmark” di Morton Feldman sono degli esempi). Analisi ed esplorazione timbrica di oggetti e opere sonore offerte dal formatore. Catalogazione in “famiglie” di questi strumenti particolari e delle loro possibilità dinamiche. Dove e come poterli utilizzare? Che riflessioni stimolano?
Fase 2: Incoraggiare il gruppo a portare proposte di materiali per la realizzazione dello strumentario. Creazione di cellule ritmiche sonore autosufficienti, che saranno analizzate, esperite e messe poi in relazione con quelle generate dal resto del gruppo, in una composizione orchestrale strutturata e formalizzata in una partitura grafica.
Fase 3: analisi delle criticità che uno strumentario del genere porta alla luce. Esempi teorici e pratici di composizione istantanea.
Xabier Iriondo (5-6-7 Maggio 2023) Chitarrista di Afterhours, Bunuel, etc. Musica Rock. https://www.xabieririondo.com/it
PRIMA GIORNATA: Guida all’ascolto di musiche del lontano passato
– accenni sull’invenzione dei primi riproduttori fonomeccanici, sullo sviluppo dell’industria musicale, sulla nascita dell’etnomusicologia, ascolto di alcuni esempi di musiche registrate in varie parti del globo prima degli anni quaranta del XX secolo, analisi critica sulla globalizzazione musicale e relativa discussione. – la storia di Nipper (il cane de “La voce del padrone”) e del primo marchio registrato della storia. – DJ-set con grammofono a valigetta degli anni ’30 (che possiamo considerare l’iPod di quell’epoca) con una selezione dalla mia collezione di vinili a 78 giri di musiche che includono jazz degli anni 20 e 30, be-bop, musica hawaiana, tanghi argentini, cantanti ed orchestre italiane e francesi, musica soul e rock’n’roll.
SECONDA GIORNATA: Il mio percorso come musicista, la chitarra elettrica e gli effetti a pedale
– racconto del mio percorso come artista e dell’esperienza discografica sviluppatasi in trenta anni di attività come musicista, arrangiatore e produttore artistico in svariati ambiti musicali (cantautorato, pop-rock, indie-rock, avanguardia, free jazz). Esempi audio e discussione con i partecipanti.
– descrizione storica dello sviluppo dell’effettistica per chitarra (e non solo) con particolare riguardo alle recenti produzioni di effetti artigianali, esempi pratici con alcuni pedali artigianali.
TERZA GIORNATA: Immaginare e costruire uno strumento musicale
– perché l’uomo inventa e costruisce strumenti musicali? Accenni storici sulla nascita dei primi strumenti musicali.
– narrazione sull’ideazione, realizzazione ed utilizzo di strumenti musicali elettroacustici ed elettronici; successivo confronto con i partecipanti del laboratorio ed esempi audio dal vivo attraverso l’utilizzo di uno strumento musicale da me ideato.
Daniele De Gregori (22-23-24 Settembre 2023) Cantautore, Musicista. https://www.danieledegregori.com
Il workshop prevede 3 incontri in cui verranno affrontati sia aspetti teorici che pratici.
– TEMATICHE DEL CORSO –
▪️L’ispirazione, il processo creativo e l’autodisciplina ▪️La struttura di una canzone e la connessione tra musica e parole ▪️Elementi utili di armonia e di ritmica funzionali alla scrittura ▪️Destrutturazione dei clichè delle fasi di un brano ▪️Elementi di produzione post scrittura (dal provino al prodotto finito) ▪️Condivisione dell’esperienza
Nel corso degli incontri è prevista l’analisi di brani famosi e non, scelti da Daniele De Gregori e da coloro che parteciperanno, eventuale ascolto dei brani dei partecipanti e revisione degli esercizi di scrittura creativa svolti dagli allievi che lo chiederanno.
Ogni punto potrà essere seguito da un dibattito.
Lo scopo primario è quello di introdurre al mondo della canzone e dello scrivere/interpretare/eseguire brani musicali. I target sono la comprensione del lessico musicale basilare del brano e dell’elemento “canzone” e che avvicini agli strumenti emotivi necessari per realizzarsi attraverso la composizione di una canzone.
Simone Pappalardo + Claudia Ciceroni (17-18-19 Novembre 2023) Compositore. Improvvisazione, Musica Concreta e Elettronica. https://www.facebook.com/simone.pappalardo.56 https://www.facebook.com/smirnecrisalidotti
Laboratorio d’improvvisazione musicale e di consapevolezza timbrica
1. Del suono, la qualità che segna di più la nostra esperienza del mondo e che maggiormente definisce la formazione delle nostre memorie, è il timbro. Fra i parametri acustici è quello che più si sottrae a una tassonomia puntuale, ma è in questa difficoltà di catalogazione che ci apre lo spazio per un’indagine personale, sociale, economica, ambientale. Attraverso delle pratiche che prevedono l’analisi del paesaggio sonoro, l’improvvisazione d’insieme e la sperimentazione su diversi materiali (costruzione e modifica di semplici strumenti musicali e di semplici meccanismi di amplificazione), il laboratorio intende promuovere un viaggio all’interno del timbro che sia il più possibile critico e personale ad un tempo. Le esperienze verranno indirizzate verso una ridefinizione del ruolo delle tecnologie e dei mezzi di produzione nella pratica compositiva e improvvisativa, che interroghi in maniera problematica il concetto di “alta fedeltà” largamente condiviso, favorendo l’emersione di una forma di coscienza timbrica.
2. Il laboratorio nasce dall’integrazione di due approcci didattici ed artistici differenti. È incentrato sulla scoperta e sulla condivisione della propria individualità, attraverso parametri sonori come l’esplorazione del timbro e delle proprietà acustiche dei materiali, la manipolazione di strumenti d’invenzione e il contatto con le caratteristiche dello spazio intersoggettivo che costituisce il mutevole “paesaggio sonoro” nel quale siamo immersi. Questi elementi si fondono poi con un percorso musicale legato al gesto, al movimento nello spazio, alla propriocezione e all’uso della voce in una varietà di pratiche orientate al coinvolgimento di tutti i partecipanti. Il risultato è una proposta che, attraverso attività d’insieme e la costruzione di semplici strumenti musicali, segna un sentiero progressivo che parte dalla stimolazione all’ascolto in relazione allo spazio condiviso, passa per la generazione e l’analisi di timbri che caratterizzano ciascuno di noi e il nostro paesaggio interno, per giungere, con una nuova intenzionalità sociale, a un’esperienza di
improvvisazione collettiva strumentale.
I partecipanti avranno l’occasione di conservare gli strumenti da loro realizzati.
PERFORMANCE e STRATEGIE di SCENA (TEATRO)
Gianluca Riggi (31 Marzo e 1 – 2 Aprile 2023) Performer, Attore, Regista. https://www.instagram.com/gian_luca_rg/.
ODIO GLI INDIFFERENTI
Si propone un laboratorio intensivo che vuole affrontare il tema dell’indifferenza, che vuole creare interessi culturali ed artistici in luoghi desueti o in gruppi di persone non preparate ad affrontare simili percorsi: quante cose cambiano intorno a noi anche quotidianamente senza che apparentemente nulla muti nelle nostre vite, ma in realtà meno siamo suscettibili al mutamento più i nostri sensi si pietrificano, diveniamo incapaci di vedere, di sentire, di commuoverci e commuovere.
Il laboratorio è aperto a tutti e tutte coloro che vogliono confrontarsi con tematiche sociali ed aprirsi poi al pubblico sperimentandosi in azioni performative urbane. L’intento è quello di stupire e stupirci cercando di rompere la barriera dell’indifferenza.
Il laboratorio si compone di tre fasi:
- conoscenza reciproca, conoscenza del proprio corpo, conoscenza di una voce che ci appartiene, in condivisione con il gruppo;
- individuazione di un tema di interesse comune, ricerca e sviluppo del tema;
- portare il tema all’esterno del gruppo sviluppando azioni performative.
Le azioni performative in base al livello di condivisione del gruppo dei temi o del tema enucleato si troverà ad affrontare due tipi di azioni performative:
1.Dispenser di Abbracci! Individuazione di un luogo affollato, un mercato, un centro commerciale, un parco, una villa, dove i partecipanti al laboratorio creeranno situazioni di interazione con “passanti” ignari (finte telefonate, richieste di aiuto, richieste di condivisione). Creazione di una postazione per dispensare abbracci, dare e ricevere.
2. Un Caffè un Cornetto e una poesia! Entrare in un bar, una pasticceria, una pizzeria, e dopo aver chiesto il permesso recitare alcuni versi di una poesia ad un cliente, l’azione deve essere esclusiva, solo il cliente deve essere spettatore non l’intero bar o pasticceria con tutti coloro che vi sono all’interno, un rapporto individuale uno a uno utilizzando lo schermo protettivo dei versi da recitare.
I temi che solitamente vengono affrontati sono: l’inclusione, la violenza di genere, il bullismo, il razzismo nelle sue diverse forme, l’emarginazione e l’auto-emarginazione sociale nei sui aspetti individuali e di gruppo.
Alessandra Cristiani (19 – 20 – 21 Maggio 2023) Coreografa e Danzatrice. http://www.alessandracristiani.com
Laboratorio di ricerca sul movimento e la danza
A fondamento il corpo, lo spazio, l’immagine
Il corpo è la dimora dell’essere umano e in quanto tale è depositario della danza.
L’immagine è il territorio di possibilità della persona nell’esplorazione di sé e degli altri e dell’ambiente circostante.
Lo spazio si fa luogo del contatto tra la percezione e l’espressione.
Il laboratorio indaga, attraverso determinati esercizi e proposte di danza, il potenziale del corpo e la sua traduzione nella forma, dalla dinamica del movimento alla sua persistenza nell’immobilità.
Il Training porta a fare esperienza dell’organicità del movimento nei suoi elementi centrali:
il soffio per radicare pratiche percettive della presenza;
l’esercizio come condizione di ascolto della propria consistenza materica e spirituale.
La volontà e il desiderio si alleano misteriosamente per acquisire forza, stabilità, flessibilità e ritrovare la morbidezza delle articolazioni.
La danza apre alla dimensione più ineffabile della natura umana. Ne indaga il registro sensibile attraverso gli stati del corpo: traduzione poetica di determinati atteggiamenti corporei e fenomeni naturali e l’immagine di danza che allena l’immaginazione nell’intercettare il proprio paesaggio interiore.
Si ricerca un corpo soggettivo, intimo e personale nella manifestazione di un corpo oggettivo, libero e naturale.
Valerio Malorni (13 – 14 -15 Ottobre 2023) Attore, Danzatore, Autore e Regista. http://www.bluedesk.it/teatro
TRAIETTORIE
un progetto a cura di Valerio Malorni
D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda.(Italo Calvino)
In una metropoli preda dell’entropia, questo progetto si propone di accendere il senso di orientamento di ciascuno dei partecipanti per trovare un centro senza navigatore, attraverso rapporti che si fanno legami, immaginazioni che si fanno realtà. Percorsi che si fanno viaggi, intrecciando le traiettorie di ciascuno. Le città spesso non hanno più piazze: le piazze di oggi sono i luoghi culturali; la scuola è una di questi, il teatro uno ‘strumento umano’ per poterla abitare.
In accordo e di concerto con il progetto Roma, una città mille colori, si propone un percorso laboratoriale per un lavoro di gruppo, relazionale, emotivo ed espressivo. Un percorso che si muove tra la capacità delle nuove generazioni di creare e immaginare luoghi che rispecchino la loro idea di società e la loro sensibilità nel riconoscere e leggere dietro alcuni territori, spazi ed elementi urbanistici-architettonici, simboli e rappresentazioni di realtà interiori e immaginari collettivi.
Stimolo da cui partire sono le città invisibili di Calvino, che articolandosi secondo l’età di riferimento, potranno essere una bussola per aprire rotte verso quell’orizzonte che è il delicato senso dell’abitare. Un senso per le nuove generazioni spesso così difficile da cogliere, rapite da una confusione tra luoghi reali e virtuali, in una società multietnica e inter-culturale che stenta a mettere a sistema la ricchezza della differenza.
Il teatro è uno strumento per mettere in gioco i rapporti umani, in continuo divenire, e lasciar emergere il legame tra emozioni e movimento, tra ciò che sento e ciò che faccio. Il teatro crea rapporti tra chi guarda e chi agisce: tra le vie di Roma possiamo ritrovarci e sentirci al contempo attori e spettatori, viandanti ed esploratori, invisibili individui e comparse di un film ancora tutto da scrivere, o semplicemente, e non di rado, ritrovarci curvi sul cellulare per trovare una strada che non guardiamo.
Nel 2022, in un mondo così pieno di intrattenimento digitale, non possiamo lasciar crescere le nuove generazioni senza che diano ‘corpo al corpo’, ai pensieri, alle sensazioni, ad un senso profondo e consapevole di appartenenza ed empatia con il mondo che ci circonda: lo dice la storia, lo dice la drammaticità di questo momento che stiamo vivendo, lo dicono gli scienziati e i poeti. Giocare al teatro nel teatro del mondo, abitare il proprio corpo in una tensione verso l’altro, verso il fuori, assieme, in un gruppo. La prima città siamo noi, il nostro corpo, con le sue strade, le sue piazze, i suoi ingorghi. Roma è allora da una parte l’oggetto di un indagine, dall’altra uno spunto per il lavoro che s’intende compiere assieme, un’apertura verso quello che accade al di là della finestra, guardare fuori per guardarsi dentro e riuscire a immaginare un altra città possibile. In un mondo urbanizzato che stenta a trovare lo spazio per prendere posizione difronte alle differenze, riflettere attraverso il teatro per sentirci simili, incredibilmente uguali e diversi. Crescere è aprire un sentiero fatto di orme, proprie e altrui, e si apre camminando, cercando l’orizzonte dell’autonomia come dell’amicizia, della solidarietà e dello spirito collaborativo.
La città non dice il suo passato, lo contiene come le linee d’una mano, scrive Calvino.
IL PROGETTO
Una città è come un animale. Possiede un sistema nervoso, una testa, delle spalle e dei piedi. Ogni città differisce da tutte le altre: non ce ne sono due uguali. (John Steinbeck)
Il percorso intende muovere i primi passi dalla città percepita e percorsa, passando per alcuni elementi urbanistici comuni e propri della città in cui si vive, per approdare ad una città ideale, che non esiste, ma che si può sognare, scrivere e mettere in scena. A partire dalla strada che ogni giorno porta alunni e alunne a scuola, strada per ognuno diversa, indagare e conoscere le traiettorie di ciascuno che inevitabilmente portano tutte allo stesso centro: la classe. L’aula come luogo privilegiato da cui osservare il resto della metropoli, e, grazie anche al confronto con alcune ‘Città Invisibili’ di Calvino, immaginare una città diversa, come la si desidera.
I vari passaggi del processo verranno esperiti attraverso il teatro, nel suo farsi racconto di parola, di corpo, muto o cantato, utilizzando lo spazio nel suo creare rapporti e luoghi interiori. A seconda del numero di incontri si può prevedere un confronto con le altre classi, così come verrà coniugato il percorso a seconda dell’età di riferimento, in accordo con le insegnanti.
Il laboratorio si propone di lavorare nel solco della pedagogia dell’espressione, ricercando tutti i mezzi comunicativi a disposizione dell’essere umano per poter esprimere una personale visione del mondo e una sensibilità unica di se stessi. Il corpo, la mani, la voce, lo sguardo e lo spazio, il canto e la parola, musica e danza, la scrittura e il disegno, saranno strumenti con cui stimolare e richiamare l’attenzione degli alunni all’esplorazione delle proprie percezioni, del proprio sentire, del proprio farsi essere umano. Il teatro aiuta a coltivare un’empatia, attraverso i rapporti che crea tra chi di volta in volta si fa spettatore e chi attore, mette in gioco il gruppo classe per un’esperienza collettiva, in cui da una parte nel confronto con l’altro definiamo la nostra identità, dall’altra, nella forza di riconoscersi gruppo, ci si rafforza come singolo e come classe. E si cresce, assieme.
Prima siamo noi a dare forma agli edifici, poi sono questi a dare forma a noi. (Sir Winston Churchill),