LABORATORIO ARTI VISIVE E STREET ART:
2m³ di PARADISO
Maestra d’arte: Soledad Agresti
Che cos’è il Paradiso? Un giardino meraviglioso e florido di ogni benessere? Un luogo stupendo ed esclusivo? Un’incredibile zona vip? Può il Paradiso accogliere tutti indistintamente? Se accogliesse chiunque, ci piacerebbe ancora?
Il paradiso, luogo anelato, compendio di piaceri, essenza di beatitudine, invidia di chi ne è privo: questo laboratorio indaga il concetto che sta dietro la parola “paradiso”. Etimologicamente ci arriva dal greco biblico paràdeisos, in cui propriamente si indica un giardino, un frutteto, e a sua volta viene dritta dalla parola iranica pairidaeza, cioè ‘luogo recintato’. Il paradiso è il luogo a cui possono accedere solo in pochi, in cui tutti vogliono entrare ma non si può! Al pari dei migliori prive, più un posto è esclusivo più è paradisiaco, più è paradisiaco più è escludente, maggiore è l’invidia dell’escluso più l’incluso gode. Portando all’estremo questa idea potremo dire che il massimo del paradiso è quel posto che include solo “me” ed esclude tutti gli altri. Il laboratorio porterà alla costruzione di un’istallazione che consisterà in un parallelepipedo posto su una pedana, inserito all’interno del cortile/giardino del Crocicchio: il parallelepipedo sarà alto 2 metri, largo e profondo 1, due metri cubi in tutto; sarà dipinto di scintillante oro, il colore del divino e ornato in parte da rami e foglie stilizzati. L’installazione sarà al centro di un rituale collettivo che coinvolgerà i residenti della palazzina Ater dove ha sede lo Spazio Potenziale Argolab.